Sette sonetti di Michelangelo
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Sette sonetti di Michelangelo | |
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Musica | |
Compositore | Benjamin Britten |
Tipo di composizione | Ciclo di canzoni |
Numero d'opera | 22 |
Epoca di composizione | marzo - 30 ottobre 1940 |
Prima esecuzione | 23 settembre 1942 Londra, Wigmore Hall |
Pubblicazione | Boosey & Hawkes, Londra, 1943 |
Dedica | a Peter |
Durata media | 16-18 minuti |
Organico | tenore, pianoforte |
Movimenti | |
7 movimenti
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Testo italiano | |
Autore | Michelangelo |
Epoca | 1504-1505 |
Sette sonetti di Michelangelo è un ciclo di canzoni composto da Benjamin Britten per voce di tenore e pianoforte nel 1940, pubblicato con il numero di Op. 22.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Britten scrisse i Sette sonetti per sé e per il suo compagno di vita, il tenore Peter Pears (1910 – 1986). I manoscritti delle canzoni sono datati tra aprile e ottobre 1940, ma ci sono alcune prove che il ciclo era stato contemplato, e persino iniziato, già nel 1937.[2](p.158)[3]
Movimenti
[modifica | modifica wikitesto]L'opera è composta dell'ambientazione di sette sonetti, tutti canti d'amore, del pittore e poeta italiano Michelangelo (1475 – 1564), in lingua originale:[4]
- XVI: "Si come nella penna e nell'inchiostro"
- XXXI: "A che più debb'io mai l'intensa voglia"
- XXX: "Veggio co' bei vostri occhi un dolce lume"
- LV: "Tu sa, ch'io so, signor mie, che tu sai"
- XXXVIII: "Rendete agli occhi miei, o fonte o fiume"
- XXXII: "S'un casto amor, s'una pietà superna"
- XXIV: "Spirto ben nato, in cui si specchia e vede"
Nel 1974 Pears identificò Sette sonetti di Michelangelo come una delle più grandi opere che Britten gli aveva dato.[2] (p.569)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Peter Evans, The Music of Benjamin Britten, London, Melbourne and Toronto, J. M. Dent & Sons Ltd., 1979, pp. 80–84, ISBN 0-460-04350-1.
- ^ a b Humphrey Carpenter, Benjamin Britten: A Biography, London, Faber and Faber, 1992, ISBN 0-571-14324-5.
- ^ Seven Sonnets of Michelangelo, su Britten-Pears Foundation. URL consultato il 25 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2015).
- ^ Seven Sonnets of Michelangelo, su The LiederNet Archive. URL consultato il 20 aprile 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Arrigo Quattrocchi, Benjamin Britten - Seven Sonnets of Michelangelo per tenore e pianoforte, op. 22, su flaminioonline.it, 16 febbraio 2014. URL consultato il 31 ottobre 2020.